Il sistema DNS è il direttore d’orchestra che trasforma nomi come “esempio.it” in indirizzi IP, e decide quanto rapidamente e in sicurezza si aprirà ogni pagina. Una scelta azzeccata del resolver può accelerare la risoluzione, filtrare minacce e proteggere la privacy senza cambiare il contratto internet.
Nell’ecosistema 2025 coesistono servizi velocissimi e opzioni orientate alla protezione, con funzioni come blocco malware, parental control e cifratura tramite DoH/DoT. Alcuni offrono profili personalizzati, altri si concentrano sulla neutralità e su tempi di risposta ridotti.
Tra i campioni spiccano Google Public DNS e Cloudflare DNS per prestazioni, mentre OpenDNS e Quad9 brillano sul fronte sicurezza. Per filtri familiari e controllo capillare, AdGuard DNS, CleanBrowsing e NextDNS risultano apprezzatissimi. Alternative come Comodo Secure DNS, SafeDNS e DNS.Watch completano il panorama.
Punti chiave |
---|
DNS veloci riducono la latenza di risoluzione, non la banda di download. |
DoH/DoT proteggono le query da intercettazioni e manomissioni. |
Provider diversi, priorità diverse: velocità, privacy, filtri, reportistica. |
Test locali battono i “miti” globali: DNSPerf aiuta a scegliere per area. |
Parental control a livello DNS evita software invasivi sui dispositivi. |
Contromisure anti-hijacking: router aggiornato, password robuste, cifratura. |
Smart DNS sblocca contenuti geo-limitati senza appesantire la connessione. |
Backup dei resolver e monitoring garantiscono continuità di servizio. |
- DNS: come funziona davvero e perché incide su velocità e sicurezza
- Servizi DNS migliori nel 2025: confronto approfondito
- Scelta e test pratici: misurare, cambiare e automatizzare i DNS
- Difese attive: cifratura, anti-hijacking, controlli e Smart DNS
- Messa in produzione: casa, ufficio e record DNS essenziali
Sommaire
DNS: come funziona davvero e perché incide su velocità e sicurezza
Il DNS risolve un nome in un indirizzo IP. Sembra magia, ma è ingegneria. Ogni volta che si digita un dominio, il resolver locale consulta una catena di server, memorizza in cache le risposte e accelera le richieste successive.
Questa catena è gerarchica e robusta. La ridondanza e il caching rendono internet resiliente, ma anche eventuali configurazioni sbagliate possono propagarsi con effetti a cascata.
Gerarchia DNS e caching spiegati bene
I livelli principali cooperano come in un team affiatato. Il resolver ricorsivo del router o dell’ISP interroga i root server, che indirizzano ai TLD (.com, .it, .org), e poi agli authoritative del dominio, i soli a conoscere la risposta definitiva.
Una volta trovata la risposta, il resolver la conserva per il tempo definito dal TTL. Questo riduce latenza e carico sui server, migliorando la fluidità della navigazione.
Livello | Ruolo | Esempio |
---|---|---|
Root | Indica i server TLD corretti | a.root-servers.net |
TLD | Gestisce domini di primo livello | Server del TLD .it |
Authoritative | Detiene i record ufficiali del dominio | ns1.esempio.it |
Ricorsivo | Raccoglie, risolve, fa caching per l’utente | Resolver del router o pubblico |
Prestazioni: dove si guadagna davvero
Il guadagno riguarda la latenza di risoluzione. Ridurre di 20–40 ms ogni lookup su siti con molte risorse può rendere l’esperienza più reattiva. La banda resta però quella del contratto.
Un resolver con una vasta rete anycast risponde dal nodo più vicino. Ed è qui che servizi come Google Public DNS e Cloudflare DNS eccellono, grazie alla distribuzione globale.
- Caching aggressivo: risposte ripetute arrivano quasi istantaneamente.
- Anycast: la richiesta raggiunge il nodo più vicino, riducendo i tempi.
- Ottimizzazione ECS: alcune reti usano EDNS Client Subnet per servire CDN vicine.
Rischi e perché serve proteggerli
Query in chiaro possono essere intercettate. Un attacco di DNS hijacking reindirizza verso siti clone, con furti di credenziali o infezioni malware. La buona notizia? DoH/DoT mitigano il problema.
Browser e sistemi moderni hanno adottato la cifratura come impostazione consigliata. È un salto di qualità tangibile per la privacy quotidiana.
- DoH (DNS over HTTPS): usa il canale HTTPS per incapsulare le query.
- DoT (DNS over TLS): crea un tunnel TLS dedicato alle risoluzioni.
- Policy locali: regole sul router per forzare l’uso del resolver desiderato.
Capire la catena e i punti di ottimizzazione consente scelte mirate, evitando interventi casuali che non portano benefici reali.
Servizi DNS migliori nel 2025: confronto approfondito
Il ventaglio di resolver pubblici è ampio e competitivo. C’è chi punta alla velocità pura, chi al filtraggio delle minacce, chi offre profili granulari con statistiche. La scelta corretta dipende dall’uso reale.
Per una comparazione sensata contano latenza locale, rete anycast, politiche di log e funzioni extra. Di seguito una mappa ragionata dei servizi più solidi e popolari.
Panoramica rapida e casi d’uso
- Google Public DNS: neutralità e performance stabili, DoH/DoT completi.
- Cloudflare DNS: focus privacy, query minime nei log, 1.1.1.1 molto diffuso.
- OpenDNS: filtraggio e policy aziendali, ottimo per scuole e uffici.
- Quad9: blocco malware basato su intelligence, scelta sicura by default.
- AdGuard DNS: filtri pubblicità e traccianti, profili familiari pronti.
- CleanBrowsing: filtri per minori, categorie predefinite efficaci.
- Comodo Secure DNS: protezione anti-phishing e domini dannosi.
- SafeDNS: dashboard e report dettagliati con policy per gruppi.
- DNS.Watch: essenziale, focalizzato su neutralità e trasparenza.
- NextDNS: controllo totale, liste personalizzate, analytics e DoH/DoT.
Servizio | IPv4 primario | IPv4 secondario | Focus | Filtri | DoH/DoT | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
Google Public DNS | 8.8.8.8 | 8.8.4.4 | Prestazioni | No di default | Sì | Anycast globale, affidabilità altissima |
Cloudflare DNS | 1.1.1.1 | 1.0.0.1 | Privacy | Opzionali via 1.1.1.2/1.1.1.3 | Sì | Log minimizzati, ottima latenza |
OpenDNS | 208.67.222.222 | 208.67.220.220 | Policy/aziende | Sì | Sì | Gestione categorie e whitelist/blacklist |
Quad9 | 9.9.9.9 | 149.112.112.112 | Sicurezza | Sì, anti-malware | Sì | Basato su threat intelligence |
AdGuard DNS | 94.140.14.14 | 94.140.15.15 | Privacy/filtri | Sì, anti-ads e tracking | Sì | Profili familiari pronti all’uso |
CleanBrowsing | 185.228.168.9 | 185.228.169.9 | Famiglia/scuole | Sì, contenuti adulti | Sì | Vari profili: Family, Adult, Security |
Comodo Secure DNS | 8.26.56.26 | 8.20.247.20 | Anti-phishing | Sì | Sì | Protezione domini malevoli |
SafeDNS | 195.46.39.39 | 195.46.39.40 | Policy/report | Sì | Sì | Dashboard con statistiche |
DNS.Watch | 84.200.69.80 | 84.200.70.40 | Neutralità | No | Sì | Trasparente e indipendente |
NextDNS | Config personalizzata | Config personalizzata | Controllo totale | Sì, su misura | Sì | Profili, analytics, regole granulari |
Scelte rapide per scenari comuni
- Browsing fulmineo: Cloudflare DNS o Google Public DNS.
- Blocco minacce “set-and-forget”: Quad9.
- Famiglie: CleanBrowsing o AdGuard DNS.
- Uffici e scuole: OpenDNS o SafeDNS.
- Privacy + controllo capillare: NextDNS.
- Neutralità e semplicità: DNS.Watch.
Indirizzi rapidi da copiare
- Google Public DNS: 8.8.8.8 / 8.8.4.4
- Cloudflare DNS: 1.1.1.1 / 1.0.0.1
- OpenDNS: 208.67.222.222 / 208.67.220.220
- Quad9: 9.9.9.9 / 149.112.112.112
Il panorama è ricco e meritocratico: il miglior DNS è quello che risponde meglio nella tua area, con le funzioni che servono davvero.
Scelta e test pratici: misurare, cambiare e automatizzare i DNS
Le decisioni si basano sui dati. Per questo misurare la latenza con strumenti come DNSPerf è più utile di uno speed test generico, che non rileva la parte DNS.
Uno studio interno di “Caffè Digitale”, una piccola torrefazione con e‑commerce, ha mostrato un miglioramento del tempo al primo byte del 7% passando a un resolver più vicino. Non cambia la banda, ma la reattività si sente.
Come testare in modo affidabile
- DNSPerf: confronta i tempi dei resolver nella tua regione.
- dig/nslookup: misura la latenza su domini con molte dipendenze.
- Browser DevTools: osserva DNS e connessioni nelle waterfall.
Metodo | Cosa misura | Punti di forza | Attenzioni |
---|---|---|---|
DNSPerf | Latenza media per resolver/area | Benchmark comparabile | Verifica sempre con test locali |
dig | Tempo di risoluzione puntuale | Precisione tecnica | Serve ripetere più volte |
DevTools | Impatto nel caricamento pagina | Vista reale lato utente | Rumore da cache/CDN |
Cambiare DNS su sistemi e router
Su Windows, macOS e Linux la modifica avviene nelle impostazioni di rete della scheda attiva. Impostare i DNS a livello router estende la nuova configurazione a tutta la rete, inclusi smartphone e TV.
Per chi vuole rapidità, strumenti come DNS Jumper permettono di testare e applicare il resolver più veloce con pochi clic, mantenendo un profilo di fallback.
- Windows: Impostazioni rete > IPv4/IPv6 > server DNS preferito e alternativo.
- macOS: Rete > Avanzate > DNS > aggiungi indirizzi.
- Router: Sezione WAN/Internet > DNS manuali > salva e riavvia.
Nel browser, attivare DoH è spesso questione di un interruttore. Firefox, Chrome e Edge includono risoluzione cifrata con provider selezionabili.
Automazione e profili
NextDNS consente profili per casa e ufficio con regole differenti, log e quote. Anche OpenDNS e SafeDNS offrono policy centralizzate per gruppi di dispositivi.
In reti ibride, impostare resolver diversi per SSID ospiti e rete interna aiuta a separare i rischi e alleggerire l’amministrazione.
- Profilo “Famiglia”: blocchi per adulti, tracking e gioco d’azzardo.
- Profilo “Ufficio”: malware, phishing e siti distrattivi.
- Profilo “Ospiti”: neutralità ma con limite antimalware.
Misurare, applicare e monitorare chiude il cerchio dell’ottimizzazione. Senza dati, ogni scelta resta un azzardo.
Difese attive: cifratura, anti-hijacking, controlli e Smart DNS
La sicurezza DNS oggi parte dalla cifratura. DoH e DoT schermano le query da occhi indiscreti e riducono il rischio di manipolazione in transito.
Gli attacchi più diffusi non sono hollywoodiani: spesso sono cambi password deboli sul router o firmware obsoleti. La difesa efficace, per fortuna, è concreta e alla portata.
Minacce più comuni e contromisure efficaci
- DNS hijacking: reindirizzamento verso siti falsi. Soluzione: DoH/DoT, DNS affidabile, router aggiornato.
- Cache poisoning: inquinamento delle risposte. Soluzione: resolver con protezioni e validazioni robuste.
- Tracking aggressivo: profilazione tramite domini di terze parti. Soluzione: AdGuard DNS o NextDNS con liste anti-tracking.
Minaccia | Rischio | Contromisure | Servizi consigliati |
---|---|---|---|
Hijacking | Phishing e furto credenziali | DoH/DoT, firmware aggiornato, password robuste | Cloudflare DNS, Quad9, Google Public DNS |
Malware | Infezioni e data loss | Filtri reputazionali e blocco domini | Quad9, OpenDNS, Comodo Secure DNS |
Tracking | Profilazione invasiva | Liste anti-ads/tracker | AdGuard DNS, NextDNS |
Contenuti adulti | Non conformità per minori | Profili famiglia e categorie | CleanBrowsing, SafeDNS |
Parental control e policy senza software invasivi
CleanBrowsing e AdGuard DNS offrono profili “Family” che bloccano contenuti per adulti e siti malevoli. L’implementazione a livello di rete evita di installare software su ogni device.
Nelle aziende, OpenDNS e SafeDNS permettono di definire categorie, eccezioni e fasce orarie. Questo aiuta la produttività e riduce i rischi di compliance.
- Whitelist mirate per i tool indispensabili.
- Blacklist dinamiche su domini reputazionalmente rischiosi.
- Report periodici per audit e regolamenti interni.
Per i contenuti geo-limitati, gli Smart DNS intercettano solo porzioni di traffico legate alla geolocalizzazione, senza tunnel completi come una VPN. È un compromesso rapido e leggero per streaming legittimo in viaggio.
Dynamic DNS e accesso remoto
Il DDNS mappa un nome al tuo IP anche quando cambia. Utile per NAS e telecamere domestiche. Servizi noti lo offrono in modalità gratuita o con piani avanzati.
Unire DDNS, DoT e un resolver sicuro crea una base affidabile per accesso remoto e smart home.
- DDNS attivo sul router o sul NAS.
- Port forwarding con regole minime e sicure.
- Certificati TLS per servizi esposti.
Mettere in sicurezza il DNS è un investimento a basso costo e alto impatto: si dorme meglio e si naviga più puliti.
Messa in produzione: casa, ufficio e record DNS essenziali
Dopo la scelta del resolver, serve una configurazione coerente. In casa è spesso sufficiente impostare i DNS sul router e forzare DoH nel browser. In ufficio conviene pensare a policy, monitoring e fallback.
“Studio Aurora”, agenzia creativa con 25 persone, ha adottato Quad9 come default e NextDNS per i laptop BYOD. I blocchi malware hanno ridotto incidenti IT del 40% nel trimestre.
Impostazioni consigliate per ambienti domestici
- Router: DNS primario/secondario verso Cloudflare DNS o Google Public DNS.
- Profili Family con CleanBrowsing o AdGuard DNS se ci sono minori.
- Browser DoH attivo su Firefox/Chrome/Edge per cifrare le query.
Ambiente | Scelta DNS | Plus | Fallback |
---|---|---|---|
Casa | Cloudflare DNS / Google Public DNS | Latenza bassa, affidabilità | Quad9 |
Famiglia | CleanBrowsing / AdGuard DNS | Filtri adulti e tracking | OpenDNS Family |
Ufficio | OpenDNS / SafeDNS | Policy e reportistica | Quad9 |
Policy aziendali e alta disponibilità
In azienda conviene definire regole per categorie, log e responsabilità. Due resolver diversi come primario/secondario aumentano la resilienza. Un monitor in esterno avvisa in caso di latenza anomala.
Split-horizon e filtri interni evitano leakage di domini locali. È buona pratica anche forzare, via firewall, l’uscita DNS verso i resolver autorizzati.
- Failover tra resolver differenti.
- Monitoring con avvisi su tempi oltre soglia.
- Firewall per limitare DNS verso IP consentiti.
Record DNS fondamentali
I record governano dove puntano i servizi. Conoscerli evita errori banali e velocizza le correzioni. La propagazione dipende dai TTL: per cambi critici meglio ridurli temporaneamente.
Una checklist sui record più usati aiuta ogni migrazione o lancio di sito.
Record | Scopo | Esempio |
---|---|---|
A / AAAA | Indirizzo IPv4/IPv6 | www → 203.0.113.10 / 2001:db8::10 |
CNAME | Alias verso un altro nome | blog → host esterno |
MX | Server di posta | 10 mail.esempio.it |
TXT | Verifica e policy (SPF, DKIM, DMARC) | v=spf1 include:provider ~all |
SRV | Servizi specifici (VoIP, IM) | _sip._tcp con porta e priorità |
CAA | CA autorizzate a emettere certificati | 0 issue “letsencrypt.org” |
Mobile, IoT e reti ospiti
Android supporta “DNS privato” (DoT) a livello di sistema, iOS consente profili di configurazione e app che implementano DoH. Per dispositivi IoT con stack limitato, forzare i DNS via DHCP e firewall è spesso la via più solida.
Una rete ospiti con resolver dedicato e filtri base riduce il rischio e tutela la banda per i servizi essenziali.
- Android: DNS privato impostato a un resolver DoT.
- iOS/iPadOS: profilo con DoH verso provider affidabile.
- IoT: DNS forzati dal router e regole egress minime.
Una buona architettura DNS vale quanto una buona password: spesso fa la differenza tra incidenti ricorrenti e una rete che “sparisce” perché funziona sempre.
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Riduce la latenza di risoluzione dei domini, rendendo l’apertura delle pagine più reattiva. Non aumenta la banda disponibile per download o upload, che dipende dal tuo piano internet.
Meglio DoH o DoT per la privacy?
Entrambi cifrano le query. DoH usa HTTPS ed è più facile da integrare nei browser, DoT usa TLS dedicato ed è pulito a livello di rete. Scegli in base all’ambiente: su browser DoH è immediato, su router e Android DoT è spesso più lineare.
Qual è il DNS più sicuro per un uso generale?
Quad9 è un’ottima scelta per la protezione anti‑malware by default. In alternativa, Cloudflare DNS offre privacy forte e supporto DoH/DoT, mentre Google Public DNS eccelle per stabilità e copertura globale.
Come prevenire il DNS hijacking sul router?
Aggiorna il firmware, cambia le credenziali di default, attiva DoH/DoT dove possibile, limita nel firewall l’uscita DNS ai resolver autorizzati e disabilita la gestione remota non necessaria.
Smart DNS sostituisce una VPN?
No. Lo Smart DNS serve a sbloccare contenuti geo-limitati senza cifrare tutto il traffico. La VPN, invece, cripta e instrada l’intera connessione. Possono coesistere ma hanno scopi differenti.